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Implantologia

Cos'è l'implantologia dentale?

L’implantologia dentaria permette di sostituire i denti mancanti attraverso l’inserimento di perni in titanio nel tessuto osseo.

Dopo un rapido processo di osteointegrazione (3-4 mesi), gli impianti formano un blocco unico con l’osso che li ospita. Si ottengono così delle radici artificiali affidabili e durature sulle quali è possibile ancorare i denti artificiali.            

Gli interventi di implantologia semplici sono svolti con la stessa anestesia locale che si utilizza per la normale cura dei denti, sono molto veloci e possono essere seguiti da un lieve fastidio postoperatorio, perfettamente controllabile con i normali antinfiammatori.

A quali pazienti è rivolta l’implantologia?

Gli interventi di implantologia si possono effettuare solamente dopo che il processo di sviluppo delle ossa mascellari si è completato, per cui gli unici soggetti che non possono essere sottoposti a questo tipo di riabilitazione sono i bambini e gli adolescenti.

Gli impianti consentono di riabilitare il paziente parzialmente edentulo (che ha perso uno o più denti) o totalmente edentulo (che ha perso tutti i denti).

Gli impianti possono essere sfruttati come

In quanto tempo?

Attualmente, le nuove tecnologie permettono di  effettuare in una sola seduta l’estrazione dei denti non recuperabili e l’inserzione degli impianti in titanio sui quali avvitare i denti fissi il giorno dell’intervento o al massimo il giorno successivo (impianti a carico immediato).

Nei pochi casi in cui il paziente non disponga di una quantità di osso sufficiente ad inserire gli impianti e a caricarli immediatamente, si può comunque ricorrere ad innesti ossei che in pochi mesi ristabiliscano i volumi ossei necessari.

I risultati estetici e la durata nel tempo di questa procedura sono eccellenti. La letteratura internazionale è concorde nel riconoscere, per il singolo impianto, una percentuale di successo a 5 anni che si aggira intorno al 97 %.

Poiché l’igiene dentale è essenziale per il successo e la durata dell’impianto dentale, il paziente deve essere consapevole che la sua collaborazione nell’eseguire le procedure di igiene con gli strumenti appropriati è fondamentale per il buon esito del trattamento, così come lo è per la salute dei denti naturali. 

Siamo qui per aiutarti!

Alcune Faq relative agli impianti dentali

L’impianto è una radice artificiale in titanio che viene ancorata all’osso e che funziona come supporto a singoli denti, a gruppi di denti o per una protesi completa

Per implantologia a carico immediato intendiamo i casi in cui è possibile posizionare sia l’impianto (ovvero la vite che viene inserita nella mascella o nella mandibola) che il manufatto protesico (ossia il dente artificiale) nella stessa seduta. Solitamente, invece, tra la collocazione dell’impianto e l’applicazione del carico si deve attendere dalle 4 alle 12 settimane. 

Il requisito più importante per poter realizzare un intervento di implantologia a carico immediato è la stabilità dell’impianto. 

Si inserisce un impianto dentale nel momento in cui il dente è già caduto o nei casi in cui i pazienti presentano carie profonde, devitalizzazioni o danni parodontali gravi e non si può agire per salvare il dente naturale. 

Quando è possibile, è sempre meglio mantenere il proprio dente, il quale possedendo intorno il legamento parodontale, oltre a fornirci una sensibilità maggiore quando mangiamo, impedisce la perdita di osso intorno ad esso. Perdita che invece avviene e prosegue negli anni quando inseriamo un impianto. 

Prima dell’intervento il paziente deve seguire una terapia con antibiotici e antinfiammatori per annullare la possibilità di infezioni. 

L’intervento viene svolto in anestesia locale e dura circa 30 minuti. Non si tratta di un processo doloroso, ma per i pazienti odontofobici è possibile ricorrere alla sedazione cosciente. 

Dopo alcuni giorni, si procede alla rimozione dei punti. 

Si passa poi alla fase protesica dopo 3 mesi per l’arcata superiore e un mese e mezzo per l’arcata inferiore, periodo in cui l’osso maturerà intorno all’impianto. 

Durante la fase di guarigione può capitare di provare un lieve dolore che può essere tenuto sotto controllo con comuni antinfiammatori ed antidolorifici.

tempi di guarigione, a seguito di un intervento di implantologia dentale, variano a seconda delle condizioni del paziente. Pertanto, non è possibile stabilire a priore un periodo di convalescenza valido per tutti. 

Solitamente, per un impianto singolo, si può provare una sensazione di lieve dolore o fastidio per circa una settimana dopo l’intervento ed è consigliabile astenersi dall’attività sportiva per almeno 48 ore. 

In ogni caso, è importante attenersi alle indicazioni fornite dal dentista, in quanto, per ogni persona ha le proprie specificità e i tempi di guarigione possono cambiare da paziente a paziente. 

Fondamentalmente a tutti i pazienti può essere applicato un impianto dentale; sarà comunque l’odontoiatra a valutare caso per caso e a suggerire altre alternative che ritiene più valide. 

L’età non è un fattore incidente, tranne quando si tratta di adolescenti perché in questo caso è necessario aspettare che lo sviluppo osseo sia completo. 

Le controindicazioni all’intervento sono ridotte, come lo è il rischio di infezione. 

Prima di effettuare l’intervento, infatti, il paziente viene esaminato attentamente in modo da capire nello specifico quali e quanti impianti dentali possono essere inseriti. Grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie per la diagnostica, l’altezza, la larghezza, la lunghezza, la forma dell’osso e i rapporti tra impianti e struttura protesica vengono misurati con estrema precisione, garantendo un elevato tasso di successo dell’intervento. 

Le controindicazioni all’intervento sono ridotte, come lo è il rischio di infezione. 

Prima di effettuare l’intervento, infatti, il paziente viene esaminato attentamente in modo da capire nello specifico quali e quanti impianti dentali possono essere inseriti. Grazie all’utilizzo delle moderne tecnologie per la diagnostica, l’altezza, la larghezza, la lunghezza, la forma dell’osso e i rapporti tra impianti e struttura protesica vengono misurati con estrema precisione, garantendo un elevato tasso di successo dell’intervento. 

Perdere più elementi dentari senza sostituirli può causare modifiche nella morfologia del viso e la mobilità degli elementi rimanenti per trauma occlusale, per questo è importante sostituire un dente caduto con un impianto nel più breve tempo possibile. 

Differentemente dalle protesi dentali, inoltre, con l’impianto si scongiurano sia tutti quei fastidi come il dolore dovuto all’irritazione delle gengive sia la preoccupazione e l’imbarazzo dovuti al fatto che le dentiere possano muoversi e spostarsi quando si mangiano certi tipi di alimenti o comunque durante situazioni di convivialità. 

Gli impianti sono altamente biocompatibili quindi il rischio di allergie è praticamente nullo. Anche il rischio di rigetto è molto basso; può tuttavia capitare che l’impianto cada per infezione batterica dovuta a una scarsa igiene orale (situazione nota come perimplantite). 

Inoltre un impianto può essere perso per errori in fase chirurgica come il surriscaldamento dell’osso o la contaminazione con la saliva della superficie implantare; oppure nelle fasi successive per il fumo o se magari si è mangiato sopra l’impianto inducendo dei micromovimenti. 

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